Riportiamo a seguire “Truffe all’ombra del campanile”, l’iniziativa della Diocesi di Padova per scongiurare truffe a danni di sacerdoti o laici che operano nel contesto parrocchiale.
“Truffe all’ombra del campanile è il titolo di un incontro-dibattito promosso e organizzato dall’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Padova, che andrà “in onda” mercoledì 14 aprile alle ore 20.45 sul canale You Tube della Diocesi di Padova (https://www.youtube.com/diocesipadova) e sui profili facebook della Diocesi di Padova e del settimanale La Difesa del popolo (accessibile direttamente dalla homepage del sito diocesano www.diocesipadova.it).
Di truffe si sente parlare quasi quotidianamente, da quelle messe in atto attraverso email o social a quelle – altrettanto frequenti – telefoniche o che arrivano direttamente alla porta di casa con personaggi che simulano le più disparate situazioni. Una piaga non indifferente e una triste realtà che non di rado coinvolge le persone anziane ma anche i sacerdoti, presi di mira spesso proprio sul fronte delle richieste di carità e di aiuto.
Smascherare le truffe non è facile perché ci si trova di fronte a persone che studiano bene le proprie vittime e sanno muoversi con destrezza per impietosire o convincere del proprio bisogno, fino ad arrivare anche a minacce basate… sul nulla. C’è poi l’elemento solitudine e la mancanza di confronto che non aiutano…
La Chiesa di Padova sta affrontando questo tema per evitare che i preti diventino vittime di truffatori spesso ben organizzati ed evitare che soldi destinati ai poveri e alla carità vadano a finire in mano di finti poveri se non di vere e proprie bande ben organizzate.
Ecco che da alcuni anni si è attivata una forte collaborazione con le forze dell’ordine e sono stati fatti anche alcuni incontri formativi con i preti della Diocesi e la Guardia di finanza. Il tutto all’interno di una formazione permanente dei preti, ma anche di quel percorso di trasparenza nella gestione economica della Diocesi e delle parrocchie che ha portato negli anni alla pubblicazione del bilancio diocesano e anche alla sua certificazione.
È proprio grazie al percorso di trasparenza che sono emerse situazioni da affrontare con serietà e impegno.
Di tutto questo si parlerà nell’incontro proposto mercoledì 14 aprile che vedrà il contributo del vescovo Claudio Cipolla e un dialogo a cui parteciperanno il vicario generale mons. Giuliano Zatti; il vicario episcopale per i beni temporali, don Gabriele Pipinato e l’economa diocesana Vanna Ceretta.
Sarà anche l’occasione per anticipare un orientamento indirizzato ai sacerdoti – in particolare a chi ha la responsabilità di una parrocchia o di un ente – che il vescovo Cipolla ha strutturato in sette punti e che sarà a breve pubblicato sul sito della Diocesi di Padova e distribuito in tutte le parrocchie.
Sette punti che ricordano la necessità della trasparenza nella rendicontazione economica di soldi che sono della comunità e non personali; che la carità della comunità deve essere intelligente e strutturata; che le scelte vanno confrontate e condivise con gli organismi di comunione (il consiglio pastorale parrocchiale e il consiglio parrocchiale per la gestione economica); che i prestiti vanno autorizzati e devono essere documentati, che tutte le attività economiche devono essere trasparenti e tracciabili, anche se riguardano l’ambito della carità; che rimane sempre aperto il confronto con gli organismi di comunione, con il vescovo, i vicari e gli uffici di Curia…
In poche parole il consiglio di base è di non agire mai da soli e di confrontarsi sempre per attuare scelte che rispondano ai criteri di giustizia e di carità.
Senza dimenticare che in Diocesi da alcuni anni è attivo anche il SINAI, Servizio informazione e aiuto, uno spazio di ascolto, sostegno, prevenzione nelle situazioni di disagio personale o comunitario, derivante dal comportamento di presbiteri, religiosi, diaconi e operatori pastorali, in violazione dei doveri del proprio stato e del proprio ufficio, in ambito morale e nella gestione dei beni temporali.
Piccoli passi che possono aiutare a non cadere vittima di truffe e raggiri e che diventano occasioni di crescita personale e comunitaria.”
Fonte: diocesipadova.it